I numeri del Pronto Soccorso nel primo semestre

Ospedale di Vimercate

Cosa raccontano i numeri del Pronto Soccorso di Vimercate durante il periodo maggiormente segnato dall’emergenza da Covid? Le statistiche elaborate dall’ASST sono chiare. Fra febbraio e giugno, quest’anno, gli accessi sono stati 18.009. Nello stesso periodo dell’anno scorso? Quasi il doppio: per la precisione 32.353

In piena pandemia i pazienti hanno quasi disertato il PS, preoccupati in modo pesante della possibilità di infezione da coronavirus. Oltre 300.000 le prestazioni di pronto soccorso erogate, contro le 280.000 del 2019, sempre tra febbraio e giugno.

 

E’ significativo osservare la curva degli accessi, mese per mese: si passa dai 5.863 di febbraio (mese ancora relativamente “tranquillo”) ai 2.676 di marzo e ai 2.108 di aprile, mesi di fuoco dell’emergenza sanitaria. Poi, con una minore pressione infettiva, gli accesi cominciano a risalire: 3.213 a maggio e 4.149 a giugno.

 

Una analoga tendenza è testimoniata dai pazienti ricoverati e transitati dal PS: nei cinque mesi rilevati di quest’anno, sono stati il 16% di quelli accettati; nello stesso periodo dell’anno scorso erano stati circa il 10%.

 

Oggi con l’effetto Covid decisamente in discesa, gli accessi giornalieri in Pronto Soccorso sono in media 140 (un’ottantina a marzo, circa 70 ad aprile, un centinaio a maggio). Siamo ancora decisamente al di sotto della media giornaliera del 2019: oltre 200. Quasi a segnalare ancora una certa resistenza a varcare le porte del PS. Ciò nondimeno, spiega Tiziana Fraterrigo, responsabile della struttura di emergenza e urgenza dell’ospedale, “tutto quello che era stato sintomo durante il lockdown si è trasformato in malattia, anche grave, e di nuovo abbiamo ripreso a correre, ricoverare e gestire urgenze, con regole precise nel rispetto di determinati percorsi, per ridurre il rischio di eventuale contagio”.

 

“La situazione attuale, sul fronte Covid – racconta Mirco Pirola, coordinatore infermieristico del PS – è nettamente migliorata. Sono rarissimi i casi positivi con sintomi. Le problematiche maggiormente evidenziate negli ultimi due mesi?  Quelle cardiache, neurologiche, internistiche, da trauma. Gli accessi di casi chirurgici – aggiunge Pirola - hanno avuto un notevole incremento, mentre è costante quello di pazienti con problematiche croniche o legate ai cosiddetti grandi anziani”.